Bonus Nuovi Nati 2025 – operatività

Operatività del Bonus Nuovi Nati 2025

 Bonus Nuovi Nati 2025
Con la presente informativa, si intende fornire chiarimenti in merito al Bonus Nuovi Nati 2025, introdotto dalla Legge di Bilancio 2025 e recepito dall’Inps con circolare n. 76 del 14 aprile 2025 al quale fa seguito il Messaggio INPS n. 1303 del 16 aprile 2025 per l’operatività. Il bonus consiste nell’erogazione di un importo una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025.

Descrizione del Bonus: Il Bonus Nuovi Nati è un contributo economico volto a incentivare la natalità e il sostegno alle famiglie. L’importo di 1.000 euro è erogato una sola volta per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo a partire dal 1° gennaio 2025.

Beneficiari: I potenziali beneficiari del Bonus Nuovi Nati possono essere:
• cittadini italiani, cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea o loro familiari, titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
• cittadini di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
• titolari di permesso unico di lavoro autorizzati a svolgere attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolari di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzati a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi, residenti in Italia. Con riferimento alla natura e alla tipologia dei permessi di soggiorno dei cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea, in applicazione della normativa UE e degli orientamenti giurisprudenziali della Corte di Giustizia possono accedere al Bonus Nuovi Nati anche i cittadini extracomunitari in possesso di tipologie di permesso non espressamente elencati nell’articolo 1, comma 206, della legge di Bilancio 2025. In particolare, considerato che l’articolo 41, comma 1, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, individua nella durata non inferiore all’anno la durata minima della validità dei permessi per accedere alle prestazioni sociali, possono accedere al Bonus Nuovi Nati anche i cittadini extracomunitari in possesso di un permesso di durata non inferiore a un anno.
Ai fini del beneficio in argomento ai cittadini italiani sono equiparati i cittadini stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale (cfr. l’art. 27 del decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251, e l’art. 2 del regolamento (CE) n. 883/2004, del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale).

Possono beneficiare del Bonus Nuovi Nati i genitori che soddisfano gli ulteriori requisiti:
• Residenza: Il genitore richiedente deve essere residente in Italia dalla data dell’evento (nascita, adozione, affido preadottivo) fino alla data di presentazione della domanda.
• ISEE: Avere un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore a 40.000 euro annui, escludendo dal calcolo le erogazioni relative all’Assegno Unico e Universale (AUU).

Presentazione delle Domande: Le domande per il Bonus Nuovi Nati devono essere presentate online tramite il servizio dedicato sul sito dell’INPS, utilizzando la propria identità digitale (SPID di Livello 2 o superiore, CIE 3.0, CNS o eIDAS). Il servizio è attivo dalle ore 8:30 del 17 aprile 2025. In alternativa, le domande possono essere presentate tramite il Contact Center Multicanale o gli istituti di patronato. La domanda deve essere presentata entro 60 giorni dalla data di nascita o dalla data di ingresso in famiglia del figlio. Per gli eventi verificatisi prima della data del rilascio del nuovo servizio, la domanda può essere presentata, a pena di decadenza, entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del messaggio Inps (16.04.25).
Il Bonus Nuovi Nati non concorre alla determinazione del reddito complessivo.

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Nuovi incentivi per la stabilizzazione dei lavoratori precari nella Regione Marche

Da PRECARIO a INDETERMINATO la Regione Marche ti paga per farlo!

Con la presente si comunica che la Regione Marche ha recentemente approvato un importante avviso pubblico che potrebbe rappresentare un’opportunità significativa per la Sua azienda.

DI COSA SI TRATTA
La Regione Marche ha stanziato 2.600.000 euro per incentivare la trasformazione dei contratti di lavoro precari in contratti a tempo indeterminato, con l’obiettivo di favorire la stabilità lavorativa e sostenere la competitività delle imprese del territorio.

CHI PUÒ BENEFICIARNE
Possono presentare domanda:
• Imprese iscritte alla Camera di Commercio
• Liberi professionisti titolari di partita IVA
• Enti del Terzo Settore (ETS) iscritti al RUNTS
I richiedenti devono:
• Essere attivi
• Avere sede legale all’interno dell’UE
• Possedere un’unità produttiva nel territorio della Regione Marche

REQUISITI DEI LAVORATORI
I lavoratori da stabilizzare devono:
• Avere un contratto precario con il soggetto richiedente
• Essere maggiorenni (età pari o superiore a 18 anni)
• Risiedere in un Comune della Regione Marche (inclusi i possessori di residenza temporanea)
• Se stranieri, possedere regolare permesso di soggiorno in corso di validità

ENTITÀ DEL CONTRIBUTO E VINCOLI
Il contributo è erogato in forma di somma forfettaria in regime “de minimis”:
• 19.500 euro per ogni trasformazione a tempo indeterminato
Vincolo fondamentale: Il contratto a tempo indeterminato deve essere mantenuto per almeno 18 mesi. Il mancato rispetto di questa condizione comporterà la revoca del contributo.
Nota importante: In caso di contratto part-time, l’importo sarà ridotto proporzionalmente alle ore settimanali previste.
Ogni azienda può richiedere un contributo massimo di 39.000 euro.

Polizza fidejussoria: Fidejussione da presentare entro 45 giorni dalla comunicazione di ammissione a finanziamento e prima della liquidazione del contributo

TEMPISTICHE E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE
• Apertura bando: 7 marzo 2025, ore 10:00
• Chiusura bando: 27 marzo 2025, ore 13:00
• Piattaforma: SIFORM2 (https://siform2.regione.marche.it)
Attenzione: Saranno ammesse a finanziamento ESCLUSIVAMENTE le stabilizzazioni effettuate DOPO la presentazione della domanda.

PROCEDURA DI VALUTAZIONE
La valutazione avverrà mediante procedura a sportello con graduatoria di merito. Per essere ammessi a finanziamento è necessario ottenere un punteggio minimo di 60/100. A parità di punteggio, prevale l’ordine cronologico di arrivo della domanda.

CONSIDERAZIONI PRATICHE
Prima di procedere con la richiesta, è importante considerare attentamente:
1. La sostenibilità dell’impegno a mantenere il rapporto di lavoro per almeno 18 mesi
2. La compatibilità con il regime “de minimis” in relazione ad altri contributi eventualmente percepiti
3. L’impatto sul piano organizzativo e finanziario dell’azienda nel medio termine

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MAXI DEDUZIONE 120%

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MAXI DEDUZIONE PER L’ASSUNZIONE DI LAVORATORI: I CHIARIMENTI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

Con la presente circolare siamo ad informarvi in merito ai recenti chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate in relazione alla maxi deduzione prevista per le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2024.
Come noto, al fine di incentivare gli investimenti in capitale umano, il Legislatore ha introdotto una significativa agevolazione fiscale a favore di imprese e lavoratori autonomi che hanno proceduto a nuove assunzioni di personale dipendente a tempo indeterminato nel corso del 2024.
In particolare, è prevista una maggiorazione del 20% del costo riferibile all’incremento occupazionale, a condizione che il numero dei dipendenti con contratto a tempo indeterminato al 31 dicembre 2024 risulti superiore al numero di dipendenti con contratto a tempo indeterminato mediamente occupati nell’anno 2023.
Inoltre, qualora l’incremento occupazionale sia riferito a soggetti rientranti nelle categorie meritevoli di maggior tutela (es. disabili, svantaggiati, donne in difficoltà), la maggiorazione del costo è stabilita nella misura complessiva del 30%.
La Legge di Bilancio 2025 ha successivamente disposto la proroga di tale agevolazione anche per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027.
Recentemente, l’Agenzia delle Entrate ha emanato la Circolare n. 1/E/2025, con la quale ha fornito preziosi chiarimenti in merito all’ambito soggettivo di applicazione, ai requisiti richiesti e alle modalità di determinazione del beneficio.
Ambito soggettivo
Possono accedere all’agevolazione le società, gli enti, le imprese individuali, i professionisti e gli altri soggetti titolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo, a condizione che l’attività sia stata esercitata per almeno 365 giorni antecedenti il 1° gennaio 2024.
Sono invece esclusi i soggetti in stato di liquidazione o che si trovino in particolari situazioni di crisi aziendale, in quanto tali condizioni potrebbero compromettere la continuità dell’attività e, di conseguenza, la possibilità di realizzare incrementi occupazionali.

Incremento occupazionale
Al fine di beneficiare dell’agevolazione, è necessario che si verifichino due distinti incrementi occupazionali:
1) il numero di lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato al 31 dicembre 2024 deve essere superiore alla media dei dipendenti a tempo indeterminato occupati nel 2023;
2) il numero complessivo di dipendenti, inclusi quelli a tempo determinato, al 31 dicembre 2024 deve essere superiore alla media dei dipendenti complessivamente occupati nel 2023.
Determinazione della maggiorazione
La maggiorazione del 20% (o 30% per i lavoratori “meritevoli di tutela”) si applica sul minor importo tra:
– il costo effettivo riferito ai nuovi assunti a tempo indeterminato;
– l’incremento del costo complessivo del personale dipendente rispetto all’esercizio precedente.

In presenza di particolari situazioni, come operazioni straordinarie, distacco di personale, somministrazione o nell’ambito di gruppi di società, l’Agenzia ha fornito specifiche indicazioni per il corretto calcolo dell’incremento occupazionale e della maggiorazione.

Proroga e determinazione degli acconti
Come anticipato, la Legge di Bilancio 2025 ha disposto la proroga dell’agevolazione anche per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027. In merito, l’Agenzia ha precisato che il beneficio dovrà essere calcolato su base “mobile”, confrontando i dati occupazionali di ciascun periodo agevolato con quelli del corrispondente periodo precedente.
Infine, per quanto concerne la determinazione degli acconti, è stato chiarito che non si dovrà tener conto della maxi deduzione, sia per il 2024 che per i periodi successivi.
Rimaniamo a disposizione per ogni eventuale chiarimento e approfondimento in merito.
Cordiali saluti.

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Bonus Natale – si allarga la platea

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A poco meno di un mese dall’elaborazione delle tredicesime e dalla conseguente erogazione del bonus, il Governo, con Decreto Legge del 14 novembre 2024, è nuovamente intervenuto modificando la disciplina del bonus in oggetto.
A seguito della nostra precedente comunicazione, effettuata tramite webinar e relative slides informative, con la presente si desidera portare alla Vostra cortese attenzione le seguenti novità.
1. Il bonus è ora esteso anche ai lavoratori dipendenti con almeno un figlio, anche se nato fuori dal matrimonio, riconosciuto, adottivo, affiliato o affidato: non è più richiesto quindi il requisito contestuale del coniuge a carico.
2. Il bonus non spetta al lavoratore dipendente coniugato o convivente il cui coniuge/convivente sia già beneficiario dello stesso bonus; ciò significa che in ogni nucleo familiare soltanto un lavoratore dipendente può accedere al beneficio.
3. Per richiedere il bonus, il lavoratore deve indicare sul modulo che abbiamo predisposto come studio, il codice fiscale del coniuge o convivente e dei figli.
Vi preghiamo cortesemente di provvedere alla tempestiva diffusione di tali informazioni al personale interessato. Rimaniamo a completa disposizione per eventuali chiarimenti e approfondimenti che si rendessero necessari.

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BONUS NATALE: Una breve guida per lavoratori e datori di lavoro

Bonus Natale

Il Bonus Natale: Una Guida Semplice per Lavoratori e Datori di Lavoro

Cos’è il Bonus Natale? Il Bonus Natale è un’indennità una tantum di 100 euro introdotta dal governo italiano per l’anno 2024. Questo bonus verrà erogato insieme alla tredicesima mensilità ai lavoratori dipendenti che soddisfano determinati requisiti.

A chi spetta? Il bonus è destinato ai lavoratori dipendenti con un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro nell’anno 2024. Tuttavia, non basta solo il requisito reddituale: sono necessarie anche specifiche condizioni familiari.

Quali sono i requisiti necessari?

  1. Requisito reddituale:
    • Reddito complessivo non superiore a 28.000 euro nel 2024
    • Imposta lorda sui redditi di lavoro dipendente superiore alle detrazioni spettanti
  2. Requisiti familiari (almeno uno dei seguenti):
    • Coniuge non separato e almeno un figlio, entrambi fiscalmente a carico
    • Almeno un figlio fiscalmente a carico in un nucleo familiare monogenitoriale

È importante notare che le coppie conviventi con figli a carico, ma non sposate, sono escluse dal bonus.

Quali redditi rientrano in questo calcolo e quali ne sono esclusi? Analizziamoli nel dettaglio:

Redditi inclusi nel calcolo della soglia dei 28.000 euro:

  1. Redditi di lavoro dipendente (art. 49 del TUIR)
  2. Redditi assoggettati a cedolare secca (es. affitti con tassazione agevolata)
  3. Redditi assoggettati a imposta sostitutiva del regime forfetario per lavoratori autonomi
  4. Quota di agevolazione ACE (Aiuto alla Crescita Economica)
  5. Mance assoggettate a imposta sostitutiva nel settore della ristorazione e dell’accoglienza
  6. Quota esente dei redditi agevolati per ricercatori e lavoratori impatriati
  7. Redditi da fabbricati diversi dall’abitazione principale e relative pertinenze

Redditi esclusi dal calcolo della soglia dei 28.000 euro:

  1. Reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale
  2. Reddito delle relative pertinenze dell’abitazione principale

È importante notare che per il calcolo del reddito complessivo, si considera anche la quota esente dei redditi agevolati, come quelli previsti per il rientro dei ricercatori dall’estero o per i lavoratori impatriati.

Esempi pratici:

  1. Un lavoratore dipendente con un reddito di 25.000 euro e un reddito da locazione con cedolare secca di 4.000 euro supera la soglia dei 28.000 euro (25.000 + 4.000 = 29.000) e non ha diritto al bonus.
  2. Un lavoratore dipendente con un reddito di 26.000 euro e un reddito da abitazione principale di 3.000 euro rientra nella soglia dei 28.000 euro, poiché il reddito dell’abitazione principale è escluso dal calcolo.

Adempimenti del lavoratore:

  1. Presentare una richiesta scritta al datore di lavoro
  2. Fornire una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante il possesso dei requisiti
  3. Indicare il codice fiscale del coniuge e dei figli fiscalmente a carico
  4. In caso di più rapporti di lavoro nel 2024, presentare la richiesta all’ultimo datore di lavoro, fornendo le Certificazioni Uniche dei precedenti rapporti

Adempimenti del datore di lavoro:

  1. Verificare la documentazione fornita dal lavoratore
  2. Erogare il bonus insieme alla tredicesima mensilità
  3. Recuperare l’importo erogato tramite compensazione fiscale
  4. Effettuare un conguaglio finale per verificare la corretta spettanza del bonus
  5. Conservare la documentazione per eventuali controlli

Casi particolari:

  • I lavoratori senza sostituto d’imposta (es. lavoratori domestici) o che non hanno ricevuto il bonus dal datore di lavoro potranno richiederlo nella dichiarazione dei redditi 2025 (per l’anno 2024)
  • In caso di errata erogazione, il lavoratore dovrà restituire l’importo in sede di dichiarazione dei redditi

Tabella riassuntiva che riepiloga i passi e la procedura:

 

Fase Lavoratore Datore di Lavoro
1. Verifica requisiti Controlla reddito e situazione familiare
2. Richiesta Presenta richiesta scritta e dichiarazione sostitutiva
3. Verifica documentazione Controlla la documentazione ricevuta
4. Erogazione Eroga il bonus con la tredicesima
5. Compensazione Recupera l’importo tramite compensazione fiscale
6. Conguaglio Verifica finale della spettanza del bonus
7. Dichiarazione dei redditi Richiede o restituisce il bonus se necessario

 

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